Girolamo Li Causi, un rivoluzionario del Novecento (1896-1977)

Massimo Asta
Éditeur : Carocci
ISBN : 978-88-430-9048-8
Date de parution : décembre 2017
327 p.

Intellettuale e irruente tribuno, rivoluzionario di professione e incontestata icona antimafia, in bilico tra Sorel, Lenin e Gramsci, Girolamo Li Causi ha incarnato lo slancio degli esordi, i momenti più neri, i fasti e le aporie del movimento operaio italiano del Novecento. Basato su una vasta documentazione d’archivio raccolta tra l’Italia e Mosca, pubblica e privata, il libro analizza l’intero percorso politico del popolare dirigente socialista e comunista, proponendo uno sguardo singolare sulla storia della sinistra e del Paese.

Auteur
Massimo Asta est chercheur en post-doctorat rattaché à l’IDHE.S, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, et enseignant à Sciences Po.

Table des matières

Introduzione p. 11

1. Da Termini Imerese a Venezia p. 17
1.1. Antigiolittismo nella Sicilia di primo Novecento p. 17
1.2. Gli studi a Ca’ Foscari, il socialismo veneziano e l’incontro con Serrati p. 22
1.3. Tra Grande guerra… p. 26

2. Rivoluzione: apogeo e declino p. 29
2.1. … e Ottobre russo p. 29
2.2. Azione diretta! p. 35
2.3. I soviet in Italia p. 40
2.4. Il crepuscolo del biennio rosso p. 43
2.5. Braccato dallo squadrismo fascista p. 46

3. Il travagliato approdo al comunismo p. 53
3.1. La crisi del socialismo massimalista e l’avvento del fascismo p. 53
3.2. Al di là di Serrati: l’adesione al leninismo p. 60
3.3. Da terzino nel pcd’i p. 64

4. Combattere il fascismo: propaganda e organizzazione p. 69
4.1. La critica della socialdemocrazia e del capitalismo p. 69
4.2. Direttore dell’“Unità” p. 74
4.3. Clandestinità ed espatrio p. 78
4.4. Nuovamente in Italia come responsabile del Centro interno p. 84

5. Nelle carceri e nelle colonie del regime p. 91
5.1. «Diritti e lucenti come buone lame» p. 91
5.2. Nel carcere di Civitavecchia p. 97
5.3. Stalin e il problema della rivoluzione in Italia nelle colonie di Ponza… p. 101
5.4. … e Ventotene p. 107

6. Pensare e abbattere il fascismo p. 113
6.1. Le analisi sul capitale finanziario e sullo Stato fascista nei quaderni del confino p. 113
6.2. Un protagonista della Resistenza p. 124
6.3. La svolta di Salerno p. 135

7. Costruire la democrazia p. 141
7.1. La “missione” siciliana p. 141
7.2. Partito nuovo, sindacato e movimento contadino p. 145
7.3. L’attentato di Villalba p. 149
7.4. Per un autonomismo non sicilianista p. 157

8. L’unità nazionale conflittuale p. 163
8.1. Il rapido deterioramento dei rapporti con la dc p. 163
8.2. L’azione costituente in seno alla Consulta regionale p. 167
8.3. Il voto del 2 giugno e il nodo dei ceti medi p. 170
8.4. La nascita dell’ese: tra tentativi di nazionalizzazione e vocazioni planiste p. 178
8.5. Verso la vittoria del Blocco del popolo p. 183

9. Guerra fredda e guerra civile p. 187
9.1. Portella della Ginestra, il progetto di sequestro e la formazione del primo governo siciliano p. 187
9.2. Due attentati falliti. La nascita del Cominform p. 193
9.3. «Faremo il ’48» p. 197
9.4. L’attentato a Togliatti e lo sciopero generale p. 200

10. Guerra fredda e comunismo rurale p. 205
10.1. Conflitto sociale, percezioni della guerra fredda e narrazioni del mondo p. 205
10.2. Contro la riforma agraria dei «baroni» p. 216
10.3. Le divergenze con i “napoletani”, tra politica agraria e meridionale p. 219
10.4. I successi elettorali p. 225

11. La ricerca di nuovi equilibri. Crisi del centrismo e disgelo p. 233
11.1. L’apertura a sinistra. Delle aspettative deluse? p. 233
11.2. La Sicilia laboratorio. Fine del Blocco del popolo p. 240
11.3. 1956 p. 247
11.4. Prove di governo p. 255

12. Una politica non ortodossa. Per l’ortodossia p. 261
12.1. L’esperimento Milazzo p. 261
12.2. La Sicilia contro-modello. Crisi del milazzismo p. 267
12.3. «L’ideologia è una» sola p. 273

13. La reinvenzione di un’antimafia di Stato p. 281
13.1. Le attese e la strategia p. 281
13.2. L’Antimafia si arena p. 289
13.3. Nel torbido della v legislatura p. 295

Epilogo p. 305

Fonti e bibliografia p. 307

Indice dei nomi p. 321